Sento una fisarmonica armoniosa che suona Tra il trambusto di una città viva Decadente e povera ma viva Che combatte ogni giorno la sua realtà La sua identità Un’anziana signora vestita di stracci Che ha lasciato la sua terra Che ha lasciato tutto quello che aveva Portando con se solo l’orgoglio L’unico bagaglio della sua esistenza futura. E poi sento il ritmo vitale della speranza Che difficilmente scompare in queste strade Accompagnata a braccetto dai colori Dall’indifferenza e da chi ha avuto fortuna I pochi prescelti E l’anziana signora trascina il suo carretto Felice della vita che l’aspetta Di quello che vede passare davanti a lei Felice per quello che ha ancora Consapevole che và lenta e sicura verso la morte.